Esistono molteplici fattori, sia interni sia esterni all'impresa, che possono causare difficoltà e compromettere l'equilibrio economico-finanziario, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza dell'impresa.
Generalmente, l'imprenditore comincia a rendersi conto delle difficoltà quando ad esempio:
- il volume dei ricavi non cresce quanto crescono i costi;
- l'azienda non genera utili ma perdite;
- diminuisce la quota di mercato;
- aumenta l'indebitamento;
- diminuisce la liquidità.
Dal punto di vista operativo, i primi interventi da realizzare hanno come obiettivo il recupero di efficienza nel breve periodo, attraverso il ridimensionamento dei costi di struttura e, ove possibile, il disinvestimento di attività non strategiche o non più remunerative. Tutto ciò ha l'obiettivo di riportare l'azienda a livello di "break even" (situazione di pareggio economico).
L'aspetto prioritario da considerare per poter intervenire adeguatamente è quello relativo all'equilibrio finanziario (situazione dell'indebitamento e dei flussi di cassa), al fine di bloccare l'erosione della liquidità e ripristinare le condizioni minime e necessarie per la sopravvivenza dell'azienda.